mercoledì 20 gennaio 2021

Attività per la GIORNATA DELLA MEMORIA “La valigia della memoria”

 Realizzazione in classe di un LAPBOOK che riproduca una valigia. All’interno i ragazzi inseriscono foto, disegni e pensieri che sono impressi nella loro memoria e che non vorrebbero dimenticare. Si tratta in parte di una memoria strettamente personale e in parte di una memoria che sia da monito per gli altri compagni di classe e per gli amici.  


1) Il valore della memoria. Offrire ai ragazzi delle suggestioni. 


Visione di questo breve documentario sulla memoria dal programma “Ulisse” di Alberto Angela. 


https://www.youtube.com/watch?v=s-IopOlvcnU


Lettura dei seguenti pensieri:


La memoria è tesoro e custode di tutte le cose.
(Cicerone)


Troviamo di tutto nella nostra memoria: è una specie di farmacia, di laboratorio chimico, dove si mettono le mani a caso, ora su una droga calmante, ora su un veleno pericoloso.
(Marcel Proust)


Quando il giardino della memoria inizia a inaridire, si accudiscono le ultime piante e le ultime rose rimaste con un affetto ancora maggiore. Per non farle avvizzire, le bagno e le accarezzo dalla mattina alla sera: ricordo, ricordo, in modo da non dimenticare.

(Orhan Pamuk)


Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere.

(José Saramago)


La nostra voce, e quella dei nostri figli, devono servire a non dimenticare e a non accettare con indifferenza e rassegnazione, le rinnovate stragi di innocenti. Bisogna sollevare quel manto di indifferenza che copre il dolore dei martiri! Il mio impegno, in questo senso, è un dovere verso i miei genitori, mio nonno, e tutti i miei zii. È un dovere verso i milioni di ebrei ‘passati per il camino’, gli zingari, figli di mille patrie e di nessuna, i Testimoni di Geova, gli omosessuali e verso i mille e mille fiori violentati, calpestati e immolati al vento dell’assurdo; è un dovere verso tutte quelle stelle dell’universo che il male del mondo ha voluto spegnere… I giovani liberi devono sapere, dobbiamo aiutarli a capire che tutto ciò che è stato storia, è la storia oggi, si sta paurosamente ripetendo.

(Elisa Springer)


Quelli che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo.
(La frase si trova incisa in trenta lingue su un monumento nel campo di concentramento di Dachau)


Dimenticanza è sciagura, mentre memoria è riscatto.
(Anneliese Knoop-Graf)


2) Realizzazione del lapbook. 

UNA MOSTRA FOTOGRAFICA (COMPITO DI REALTA’, biennio liceo artistico, dicembre 2020/gennaio 2021)



Hai ricevuto l’incarico dal sindaco Dario Nardella di organizzare una mostra fotografica a Firenze. Realizza una scheda con cui schematicamente specifichi in quale edificio la allestiresti, il periodo in cui sarebbe visitabile (per esempio: dal 12 al 26 giugno 2021) e il titolo della mostra (un titolo che, secondo te, rende il tipo di fotografia dei due o più fotografi che hai scelto. Sono scatti di guerra? Moda? Passanti sconosciuti? Paesaggi? Scatti che accompagnano articoli di giornale, cioè fotogiornalismo?). 

La suddetta scheda conterrà anche una breve descrizione dei due o più fotografi scelti da te (notizie biografiche, i temi prevalenti delle loro fotografie, ecc.) e dei loro scatti più noti (punto di vista, la regola dei terzi, il soggetto, ecc.).  


Carica il file della scheda della mostra e almeno 3/4 scatti dei fotografi scelti accompagnati da una didascalia. 


Elenco dei fotografi che potrebbero prendere parte alla tua mostra (le loro fotografie e le informazioni utili tramite GOOGLE o INSTAGRAM): 


Bernd e Villa Becher, coniugi tedeschi precursori della fotografia industriale;

Gabriele Basilico ha ripreso il linguaggio fotografico dei suddetti coniugi tedeschi;

Luigi Ghirri ha dato "luce" a immagini della quotidianità;

Giovanni Gastel ha dato un impulso artistico alla fotografia di moda;

Peter Lindebergh moda; 

Richard Avedon moda;

Helmut Newton moda;

Irving Penn moda;

David Lachapelle moda;

Ferdinando Scianna, il primo fotografo italiano ammesso presso la prestigiosa agenzia americana Magnum;

James Natchtwey tra i più importanti fotogiornalisti al mondo;

Don McCullin fotogiornalista;

Daido Moriyama fotografo giapponese;

W. Eugene Smith fotografo americano celebre per il suo reportage su Pittsburgh;

Aida Muleneh fotografa etiope famosa per le sue eccentriche e meravigliose cromie nei ritratti;

Ara Guler fotoreporter armeno-turco;

Henry Cartier-Bresson considerato tra i piu grandi nella storia della fotografia;

Sebastiao Salgado;

Man Ray fotografo surrealista; 

Elliott Erwiitt offre punti di vista originalissimi;

Letizia Battaglia, fotoreporter, documenta la vita siciliana, in particolare le guerre di mafia.

L’uso delle parole on line (biennio liceo artistico, gennaio 2021)


Vera Gheno è una sociolinguista, che lavora per l’Accademia della Crusca, mentre Bruno Mastroianni è un filosofo, giornalista e social media manager di trasmissioni di Rai3 e Rai1. Insieme si occupano delle relazioni, dei conflitti e del linguaggio sui social. 

Guarda questi tre interessanti e brevi video:


Odio on line

https://www.youtube.com/watch?v=OB9fhrHaObU


Effetto triceràtopo 

https://www.youtube.com/watch?v=gahw3mKeXDg


La presentazione del testo “Tienilo acceso” 

https://www.youtube.com/watch?v=Gd7qf-oJb30



Scrivi un elaborato con cui affronti, dal tuo punto di vista, la questione dell’odio sui social. Ecco una serie di input che ti possono aiutare nello sviluppo del tuo elaborato. 

Odio on line: spegnere lo smartphone non risolve il problema, bisognerebbe capire come comunicare nel modo giusto. Qual è la tua proposta per permettere di acquisire un uso corretto a tutti? Con l’anonimato e la distanza fisica (non ho davanti a me la persona che offendo, la quale potrebbe reagire picchiandomi) mi sento protetto e posso utilizzare parole aggressive. Aggredisco chi, secondo me, dice sciocchezze. Non c’è solo l’odio, a distanza e con l’anonimato riesco a esprimere la parte migliore di me, che nella quotidianità non tiro fuori per vergogna e timore di essere giudicato. Quali esperienze posso raccontare di aver vissuto in prima persona? A quali attacchi ho assistito? I due autori consigliano di rispondere a un attacco di odio con gentilezza; la persona aggressiva cerca un’attenzione, se le diamo quest’attenzione con parole pacifiche, si calmerà e non userà più parole d’odio. Conosci qualche esempio di effetto triceratopo? Ce lo racconti?